il BATTESIMO di nostro figlio

Cari genitori, la presenza di un bambino è una grande novità e una gioia profonda: il figlio che avete generato è un dono di Dio, affidato alla vostra cura e responsabilità. Per questo, come cristiani, siete riconoscenti al Signore per il dono ricevuto e chiedete alla Chiesa il Battesimo per inserire in Cristo il vostro bambino e farlo diventare figlio di Dio.

L’importanza del Battesimo

Il Battesimo non è un semplice rito o una formalità per dare il nome al bambino: è un atto che tocca in profondità la sua esistenza, lo segna per sempre, lo unisce a Gesù.

La parola “Battesimo” significa immersione: infatti col Battesimo veniamo immersi nella morte e nella risurrezione di Gesù Prima Comunione Cristo, che è il più grande atto d’amore di tutta la storia. L’amore di Gesù è una sorgente inesauribile di vita e grazie a questo amore anche noi possiamo vivere una vita nuova, non più prigionieri del male, del peccato e della morte, ma liberi nella comunione con Dio e con i fratelli.

Il Battesimo ci libera dal peccato originale, cioè supera l’incapacità congenita che abbiamo ad amare Dio e il prossimo, vince la corruzione della nostra natura umana e ci dà la capacità di vivere bene. Non solo toglie il vuoto del peccato, ma aggiunge la grazia, cioè ci innesta nella relazione di Gesù con Dio Padre, ci rende figli di Dio, ci colma dello Spirito Santo e ci inserisce come membra vive nella Chiesa, corpo di Cristo.

Gesù risorto ha dato questo compito ai suoi discepoli: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Matteo 28,18-20).

La trasmissione della fede

Gli apostoli hanno obbedito a Gesù e hanno cominciato a battezzare coloro che credevano in Cristo Salvatore. Da quel tempo fino ad oggi c’è una catena nella trasmissione della fede mediante il Battesimo. E ognuno di noi è un anello di quella catena: ognuno di noi è discepolo e missionario del Vangelo. Siamo discepoli perché abbiamo da imparare tutta la vita dal Cristo; ma siamo anche impegnati a comunicare ad altri la ricchezza che abbiamo ricevuto.

Così voi genitori avete ricevuto il tesoro del Vangelo e ora vi impegnate a trasmetterlo ai vostri figli: avete ricevuto come discepoli, ora come missionari vi impegnate a comunicare. La grazia di Dio e la fede, che voi trasmettete ai vostri figli, un domani essi, divenuti adulti, la trasmetteranno ai loro figli, continuando la catena di grazia del Cristianesimo. Così è il Battesimo: ci fa entrare nel Popolo di Dio, che cammina e trasmette la fede.

Fin dai tempi più antichi, il Battesimo viene amministrato anche ai bambi­ni, essendo una grazia e un dono di Dio che non presuppongono meriti umani; i bambini sono battezzati nella fede della Chiesa. La scelta è di voi genitori, perché scegliete anche tutto il resto per il vostro bambino: avete scelto il suo nome, gli parlate nella vostra lingua, comunicate i vostri gusti e il vostro stile di vita. Così trasmettete anche la vostra fede: avete scelto di seguire Gesù Cristo e ora scegliete di inserire il vostro figlio nella vita cristiana. Questa scelta non lo costringe, ma lo introduce nella vera libertà.

Nessuno può battezzarsi da sé!

Perché nessuno si salva da solo! È il Signore Gesù che ci salva e lo fa attraverso il ministero della Chiesa: per questo chiedete il Battesimo alla parrocchia, dato che ognuno ha bisogno di qualcuno che ci dia questo sacramento nel nome del Signore. Sempre, nella storia, uno battezza l’altro: è una catena di grazia e di fratellanza.

La Chiesa, come una madre, continua a generare nuovi figli in Cristo, nella fecondità dello Spirito Santo. Come di generazione in generazione si trasmette la vita, così anche di generazione in generazione, attraverso la rinascita dal fonte battesimale, si trasmette la grazia, e con questa grazia il Popolo cristiano cammina nel tempo, come un fiume che irriga la terra e diffonde nel mondo la benedizione di Dio.

Chiedendo il Battesimo per il vostro figlio, voi genitori vi impegnate a educarlo nella fede cristiana: è importante che siate consapevoli di questa responsabilità, per poter svolgere bene il vostro compito di primi testimoni della fede. Per farvi aiutare in questo compito così importante scegliete un padrino e una madrina: tale scelta deve essere fatta con giudizio, perché il ruolo dei padrini è quello di essere modelli di vita cristiani, discepoli fedeli di Cristo che diano al vostro bambino, quando crescerà, gli aiuti opportuni per maturare come cristiano. Perciò è necessario scegliere le persone più adatte.

La vostra famiglia dunque presenta il bambino alla Chiesa e chiede per lui il dono del Battesimo: non solo i vostri parenti ed amici partecipano a questa preghiera, perché è un momento in cui tutta la comunità dei credenti, unita agli Angeli e ai Santi, invoca coralmente la salvezza che viene da Dio, intercede presso il Signore perché la vita di questo piccolo possa diventare grande e si realizzi pienamente secondo il progetto d’amore che Dio ha per lui.

Noi segniamo il bambino con il segno della croce, perché è il simbolo della nostra salvezza, e poi lo ungiamo con l’olio dei catecumeni, segno di salvezza e di forza. Gli antichi lottatori si ungevano il corpo con l’olio per sfuggire alle prese degli avversari: così la liturgia ha conservato questo simbolo per significare la forza che Cristo Salvatore ci comunica, rendendoci capaci di lottare contro lo spirito del male. Per la potenza della morte e risurrezione di Gesù, chiediamo a Dio che liberi questo bambino dal potere delle tenebre, lo protegga sempre nel cammino della vita e gli regali la forza di vincere il male, facendo il bene.

Credo, Signore!

Il Battesimo è “sacramento della fede”, poiché segna l’ingresso sacramentale nella vita di fede: ma un bambino, non ancora in grado di intendere e di volere, viene battezzato nella fede della Chiesa, in particolare è importante la scelta di fede da parte di voi genitori. A voi infatti è affidato il compito di educarlo nella fede, perché la vita divina che il vostro figlio riceve in dono sia preservata dal peccato e cresca di giorno in giorno. Perciò è necessario che facciate la vostra professione di fede, rinunciando al peccato e aderendo al Dio di Gesù Cristo.

Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio? – Rinuncio.

Rinunciate alle seduzioni del male, per non lasciarvi dominare dal peccato? – Rinuncio.

Rinunciate a satana, origine e causa di ogni peccato? – Rinuncio.

Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra? – Credo.

Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre? – Credo.

Credete nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna? – Credo.

Questa è la nostra fede. Questa è la fede della Chiesa. E noi ci gloriamo di professarla, in Cristo Gesù nostro Signore. Amen

Io ti battezzo nel nome della Trinità!

Il rito essenziale del Battesimo comporta una triplice immersione nell’acqua, ma fin dall’antichità può anche essere conferito versando per tre volte l’acqua sul capo del candidato, invocando il nome della Santissima Trinità. Questo gesto è un segno sacramentale: significa e opera la morte al peccato e l’ingresso nella vita divina attraverso la configurazione al mistero pa­squale di Cristo. Chiamando il bambino per nome, lo si immerge nella relazione d’amore che unisce le tre divine persone, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo.

Subito dopo il rito dell’acqua, il neo-battezzato viene unto con il sacro crisma, olio profumato consacrato dal ve­scovo: questo gesto significa il dono dello Spirito Santo, che incorpora la persona umana a Gesù, il Cristo. “Cristo” è termine greco che significa “Unto, consacrato”: in forza del crisma il battezzato diventa “cristiano”, consacrato come Cristo, e come lui diviene Sacerdote, Profeta e Re.

Tre azioni simboliche completano il rito.

La veste bianca è segno della nuova dignità di cristiano: il vostro bambino grazie al Battesimo diventa nuova creatura e si riveste di Cristo. Per questo è necessario che con le parole e con l’esempio lo aiutiate a portare senza macchia questa veste di grazia fino la vita eterna.

Dal cero pasquale quindi accendete una candela: è un segno pasquale per significare che ricevete la luce di Cristo risorto. La fiamma della fede che viene accesa per grazia, voi dovete proteggerla e alimentarla perché non si spenga: abbiate cura che il vostro bambino, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce e vada incontro al Signore con la lampada accesa.

Infine, ripetiamo sul bambino il gesto di Gesù che guarì un sordomuto, toccandogli orecchie e bocca e pronunciando la formula aramaica “Effatà”, che significa “Apriti”: con tale gesto chiediamo al Signore che conceda al battezzato di ascoltare presto la sua parola e di professare la sua fede, a lode e gloria di Dio Padre.

Rinato dall’acqua e dallo Spirito Santo, il vostro bambino viene chiamato ed è realmente figlio di Dio. Crescendo imparerà da voi a rivolgersi a Dio chiamandolo Padre, cioè imparerà la preghiera del Padre nostro, fondamentale preghiera cristiana, che esprime la nostra straordinaria qualità di figli. Perciò il rito del Battesimo termina con l’orazione del Signore, che ci fa sentire famiglia di Dio, personalmente e comunitariamente amati e salvati.

Una data importante, da ricordare!

È importante conoscere il giorno del proprio Battesimo! Perciò ricordate bene la data in cui il vostro figlio viene battezzato: sarà un giorno da festeggiare per tutta la vita, perché segna l’inizio dell’esistenza cristiana.

Conservate la veste bianca e il cero; aggiungetevi un biglietto con la data del Battesimo. Nei prossimi anni potrà essere il punto di partenza per annunciare il Vangelo di Gesù Cristo al voglio figlio che cresce, ricordandogli – attraverso le foto e la visita al fonte battesimale – quello che gli è stato donato all’inizio.

Non dobbiamo perdere la memoria di quello che il Signore ha fatto in noi, non dobbiamo dimenticare il dono che abbiamo ricevuto. Dobbiamo risvegliare sempre la memoria del nostro Battesimo, perché non è un evento del passato, ma un’energia di vita che ha grande incidenza sul nostro presente.

Per tutta la vita …

In tutti i battezzati, bambini o adulti, la fede deve crescere dopo il Battesimo. Per questo ogni anno, nella Veglia pasquale, la Chiesa celebra la rinnovazione delle promesse battesimali: per ricordarci che siamo sempre in crescita e in cammino verso la santità. Il Battesimo è la sorgente della vita nuova in Cristo e da essa fluisce l’intera vita cristiana.

Grazie al Battesimo, siamo capaci di perdonare e di amare anche chi ci offende; grazie al Battesimo riusciamo a riconoscere il volto del Signore negli ultimi e nei poveri; grazie al Battesimo abbiamo la speranza certa della vita eterna che ci è regalata per amore.

È un grande dono potenziale che deve svilupparsi in tutta la vita: il bambino riceve il seme della Grazia e nella sua esistenza, con una collaborazione sempre più consapevole e responsabile, porterà i frutti di una bella vita cristiana.

Quindi siamo chiamati a vivere il nostro Battesimo ogni giorno, come realtà attuale nella nostra esistenza. Se riusciamo a seguire Gesù e a rimanere nella Chiesa, pur con i nostri limiti, con le nostre fragilità e i nostri peccati, è proprio per il sacramento nel quale siamo diventati nuove creature e siamo stati rivestiti di Cristo.

La grazia battesimale ha bisogno di uno sviluppo, che accompagna la crescita della persona: sarà l’ambito proprio del catechismo, in cui il vostro bambino completerà l’iniziazione cristiana con i sacramenti della Cresima e dell’Eucaristia. E poi sarà tutta la sua vita da adulto, fino alla vita eterna!

Con grande affetto vi auguriamo: buona vita!